Cambiamenti climatici e salute delle nostre piante
Scrivo questo post in seguito alle molte richieste d’aiuto che ho ricevuto quest’estate dai miei clienti rispetto alla salute delle loro piante.
Scrivo questo post in seguito alle molte richieste d’aiuto che ho ricevuto quest’estate dai miei clienti rispetto alla salute delle loro piante.
Gli ellebori, nel giro di pochi anni, sono diventati molto popolari per la facilità di coltivazione, la rusticità, il fatto di essere tendenzialmente sempreverdi e la bella fioritura invernale.
Seconda parte del post sul mio terrazzo naturale. Qui continuo a spiegarvi come progetto e curo in modo naturale il mio terrazzo verde e quello di alcuni miei clienti che hanno accolto lo stile naturale nelle loro vite.
Cosa intendo per terrazzo naturale? Il terrazzo è un luogo artificiale e architettonico costituito da materiali edili: un prolungamento della propria abitazione, una vera e propria stanza all’aperto. Che cos’ha di naturale? Potete decidere di dare al vostro terrazzo le sembianze naturali di un prato o di un bosco, farlo diventare un’oasi di biodiversità in cui accogliere una grande varietà vegetale e, di conseguenza, attrarre una micro-fauna benefica. Inoltre è possibile progettare e curare un terrazzo verde in modo naturale. Vi spiego come faccio io con il mio terrazzo e con quello di alcuni clienti che hanno accolto lo stile naturale nelle loro vite.
Quando i raggi del sole estivo battono sull’asfalto e sul cemento, in città, le temperature si possono alzare vertiginosamente. Chi possiede un balcone o un terrazzo esposto a nord (o ancora meglio un piccolo giardino o un cortile), potrebbe pensare che tale esposizione, poco luminosa, sia un fattore negativo. In estate però è una fortuna: è un sollievo poter sostare all’ombra e godere di un po’ di fresco. L’unico dilemma può essere: quali piante metterci? Voglio rassicurarvi: si può dar vita a uno splendido angolo verde rigoglioso e rinfrescante proprio in piena ombra, giocando in particolare con le forme e le sfumature delle foglie. L’importanza delle foglie Le foglie sono forse gli organi più emblematici della pianta. Quelli più visibili e persistenti e, talvolta, talmente affascinanti da superare in bellezza anche gli amatissimi fiori. Le piante adatte all’ombra sono definite piante sciafile. Molte di queste specie posseggono foglie grandi e larghe che hanno la funzione di raccogliere tutta la luminosità possibile, come le Hosta, la Gunnera, le Aspidistra di cui parlo nell’articolo “L’indiscreto fascino delle grandi foglie da ombra”. Qui vi voglio parlare invece di piante adatte all’ombra, che posseggono foglie dalle forme più disparate. Alcune foglie, prese singolarmente, possono sembrare poco significative ma, se unite ad altre in un mix equilibrato, possono dar vita ad ambienti dall’aspetto naturale ed esteticamente molto attraente. Foglie lanceolate, alternate a grandi foglie cuoriformi, affiancate a fitti ciuffi di foglie filiformi e a masse di foglie ovate, creano un contrasto spettacolare. Un mix equilibrato per un “effetto fresco” sul balcone all’ombra In particolare per il mio balcone esposto a nord ho scelto di concentrare in grandi fioriere, profonde e capienti, piante che mi ricordassero le tessiture del sottobosco. L’effetto che trasmette questo angolo verde è di grande freschezza. È un piacere sostare all’ombra, tra le grandi
Giocare con i colori delle piante Per me tutte le piante sono degne di interesse, non ho grandi preferenze rispetto a forme o colori. In questo post però vi parlo di come creare un terrazzo dai colori pop, tra fiori e cromatismi. Bisogna infatti tener presente che le qualità di una pianta possono essere esaltate o sminuite a seconda di come vengono utilizzate e accostate; in particolar modo scegliendo e dosando i colori.
Cosa si intende per consociazioni tra piante? Quando si parla di consociazioni tra specie botaniche ci si riferisce sempre ad accostamenti tra piante orticole e si fa riferimento alla loro capacità di procurarsi un reciproco beneficio. Esistono testi interessanti che ci insegnano a creare orti naturali senza l’uso di pesticidi, sfruttando le qualità delle piante per creare un ecosistema-orto che sa difendersi da molti attacchi parassitari.
Continua la rubrica “Buone pratiche per un giardinaggio sostenibile” per aiutarvi a compiere scelte che non incidano negativamente sul bilancio ambientale, anche facendo giardinaggio. Questa volta scopriamo alcuni trattamenti antiparassitari e antifungini a impatto ambientale nullo.
Cactus che crescono sugli alberi? Quando pensiamo alle Cactaceae ci vengono subito in mente distese rocciose e desertiche, dove, per lo più, crescono le piante appartenenti a questa famiglia: i cactus per l’appunto. E se vi dicessi che alcuni cactus crescono sugli alberi, in fitte foreste tropicali? Incredibile vero?
La zona climatica adatta agli agrumi In Italia gli agrumi tradizionali (arancio, limone, mandarino, pompelmo) vengono coltivati in piena terra a scopo produttivo, solo nelle Regioni del sud o nella Riviera Ligure. Nel centro Italia vengono coltivati in piena terra nelle zone litoranee più riparate e meno soggette a venti freddi, e comunque, salvo rari casi, raramente a scopo produttivo. In tutte le Regioni del nord, salvo la Liguria, la coltivazione degli agrumi è sempre e solo in vaso e a scopo ornamentale. Agrumi in altre condizioni climatiche Al nord, o nelle zone montane di tutta Italia, dove le temperature invernali scendono anche molti gradi sotto lo zero, la coltivazione degli agrumi è una pratica esclusivamente adatta al vaso, a scopo ornamentale, e comporta una serie di attenzioni speciali. Quante volte mi è capitato di sentire clienti o amici dire, rispetto all’acquisto di un agrume in vaso: “So che non è il loro ambiente ma la tentazione di tenere vicino un pezzo di Mediterraneo è troppo forte!”. Posso comprendere questo desiderio e, nonostante sia meglio coltivare gli agrumi nelle giuste zone climatiche, è possibile e soddisfacente farlo anche in altre condizioni. Se parliamo genericamente di agrumi con una bassa rusticità, come nel caso del limone, del cedro, del lime, in inverno è sempre il caso di riparare le piante in serra fredda o in un garage luminoso. È importante non ricoverarle in casa perché sono piante da esterno e patirebbero per la presenza dei termosifoni. Se non si dispone di ambienti adatti, imballate le piante con tessuto non tessuto da ottobre a fine aprile mantenendole in posizione soleggiata e riparata dai venti freddi. Ricordatevi di liberarla dal velo nelle giornate di sole con temperature sopra i 5°, per ossigenarla bene. Agrumi rustici, più resistenti al freddo Esistono poi alcuni
Pensa biodiverso!
di Paolo Astrua
Logo di Francesca Bellini
Foto di Serenella Volpe