L’importanza delle foglie da ombra, per un “effetto fresco”

l'importanza delle foglie da ombra

Quando i raggi del sole estivo battono sull’asfalto e sul cemento, in città, le temperature si possono alzare vertiginosamente. Chi possiede un balcone o un terrazzo esposto a nord (o ancora meglio un piccolo giardino o un cortile), potrebbe pensare che tale esposizione, poco luminosa, sia un fattore negativo. In estate però è una fortuna: è un sollievo poter sostare all’ombra e godere di un po’ di fresco. L’unico dilemma può essere: quali piante metterci?

Voglio rassicurarvi: si può dar vita a uno splendido angolo verde rigoglioso e rinfrescante proprio in piena ombra, giocando in particolare con le forme e le sfumature delle foglie.

L’importanza delle foglie 

Le foglie sono forse gli organi più emblematici della pianta. Quelli più visibili e persistenti e, talvolta, talmente affascinanti da superare in bellezza anche gli amatissimi fiori. Le piante adatte all’ombra sono definite piante sciafile.      Molte di queste specie posseggono foglie grandi e larghe che hanno la funzione di raccogliere tutta la luminosità possibile, come le Hosta, la Gunnera, le Aspidistra di cui parlo nell’articolo “L’indiscreto fascino delle grandi foglie da ombra”.

Qui vi voglio parlare invece di piante adatte all’ombra, che posseggono foglie dalle forme più disparate. Alcune foglie, prese singolarmente, possono sembrare poco significative ma, se unite ad altre in un mix equilibrato, possono dar vita ad ambienti dall’aspetto naturale ed esteticamente molto attraente. Foglie lanceolate, alternate a grandi foglie cuoriformi, affiancate a fitti ciuffi di foglie filiformi e a masse di foglie ovate, creano un contrasto spettacolare.

Un mix equilibrato per un “effetto fresco” sul balcone all’ombra

In particolare per il mio balcone esposto a nord ho scelto di concentrare in grandi fioriere, profonde e capienti, piante che mi ricordassero le tessiture del sottobosco. L’effetto che trasmette questo angolo verde è di grande freschezza. È un piacere sostare all’ombra, tra le grandi foglie delle Hosta, e carezzare le erbe lineari con le dita, in una calda giornata estiva. 

Buona parte delle piante che ospito sono decidue, per cui creano un grande volume vegetale nel periodo primaverile-estivo fino a scomparire alla fine dell’autunno lasciando il palco, in inverno, ad alcune comprimarie sempreverdi, che se la cavano egregiamente anche da sole in quanto a bellezza.










Il mio balcone, essendo esposto in pieno nord per tutto l’anno, è in ombra piena. Solo nel periodo estivo, nelle ore più fresche dell’alba e del tramonto, il sole fa capolino e illumina direttamente le piante che, pur essendo sciafile, tollerano un’esposizione breve purché non sia nelle ore centrali più calde.

Le piante che ospito sono:

  • Hosta “Sum and Substance” e Hosta “Aureomarginata” dalle foglie grandi ornamentali, abbastanza alte le prime, che tendono a riempire lo spazio e a ombreggiare ulteriormente le piante sottostanti. Decidue. 
  • Hakonechloa macra “Aureola” un’erba giapponese incantata, dalle foglie lineari e arcuate dalle affascinanti screziature. Oscilla ad ogni soffio d’aria e si insinua delicatamente tra le altre grandi foglie. Un effetto che mi piace molto. Decidua.
  • Carex morrowii “Ice Dance”, un’altra graminacea dalle belle foglie lineari variegate, coriacee e affidabili. Un effetto strutturante che tende a farsi notare maggiormente in autunno, quando le decidue iniziano a perdere le foglie. Sempreverde.
  • Asplenium scolopendrium, una felce affascinante dalle lunghe foglie intere, verde brillante, coriacee, dai margini talvolta increspati. Adatta anche all’ombra intensa, spicca tutto l’anno facendosi strada tra le altre piante e divenendo essenziale in inverno per dare struttura. Sempreverde.
  • Aster divaricatum “Beth Chatto”, un Aster insolitamente adatto all’ombra, che produce una profusione di margherite bianche nel periodo autunnale. Molto interessante per le foglie ovali-ellittiche, leggermente coriacee, e soprattutto per gli steli quasi neri che si stagliano sulle lamine fogliari delle altra piante. Decidua.

Esempi di allestimento del verde: aree ombrose in città 

In città, la vicinanza tra le abitazioni crea condizioni di ombra piena, anche se l’esposizione del proprio terrazzo, cortile o giardino non è a nord. Infatti la proiezione dell’ombra dei palazzi spesso impedisce ai raggi solari di raggiungere direttamente le nostre piante, favorendo la messa a dimora di specie sciafile.

I seguenti esempi sono riferimenti ad alcuni lavori che ho realizzato proprio quest’anno a Torino. Ho allestito spazi in cui la luce solare diretta è davvero rara nell’arco dell’anno, tutti accomunati da condizioni di ombra piena, ombra luminosa o di ombra parziale. Senza dilungarmi troppo su posizione ed esposizione vi voglio giusto indicare le piante messe a dimora nei diversi spazi, in modo che possa servire anche a voi, in caso aveste condizioni simili. 

Tutte le piante scelte sono molto interessanti per l’importanza delle foglie.










Il cavedio: una bella sfida da allestire è stata un cavedio profondo, in cui la luce diretta del sole arriva per pochi momenti al giorno, nell’orario centrale, e solo in estate. L’intensità dei rari raggi che raggiungono la base del cavedio è comunque frammentata da una griglia posta nel lucernario. In questo luogo riparato, in cui regna l’ombra, c’è una luminosità diffusa. Ho scelto specie sempreverdi, che si adattassero bene a una certa umidità, pensando alle piante che crescono nel sottobosco fitto o all’ingresso di una caverna in natura:

  • Asplenium scolopendrium, (ve ne parlo nel paragrafo precedente) perfetto per la posizione, sta dando il meglio;
  • Carex “Everillo” foglie lineari verde acido, per dare un tocco di luminosità, perfettamente adatto all’ombra;
  • Carex “Irish Green”, foglie lineari di un verde intenso, per creare un contrasto di colore con l’Everillo;
  • Sarcococca ruscifolia, foglie ellittiche, arbusto sempreverde ramificato, lento nella crescita. I fiori emanano un soave profumo in pieno inverno;
  • Trachelospermum asiaticum “Theta”, una coprisuolo robusta, adatta anche ad arrampicarsi, dalle foglie sottili, verde scuro;
  • Ficus pumila rampicante meravigliosa, aderisce alle pareti creando un grazioso disegno. Si è dimostrata più capricciosa in questo allestimento, alcune piante non hanno attecchito e ho dovuto sostituirle, altre invece si sono assestate da subito dando vita a un angolo affascinante.

L’ingresso ombroso: un’altra soluzione sfidante per un ingresso esposto a nord/est, ombreggiato dal caseggiato e dalla presenza di un grande faggio pendulo che in estate filtra anche la luce delle ore centrali. Posizione riparata dai venti, ma esposta alla pioggia. Presenza dei raggi solari diretti solo in un breve periodo a cavallo tra la primavera e l’estate, all’alba e nell’ora centrale, per pochi minuti.

Anche in questo caso ho scelto piante sempreverdi, dall’aspetto vagamente esotico, trattandosi di un luogo di rappresentanza:

  • Aralia japonica specie dalle larghe foglie palmato-lobate, persistenti e lucide che potrebbero ricordare grandi ventagli. Un effetto tropicale/preistorico, fresco ed esteticamente accattivante, resistente anche a temperature basse;
  • Carex morrowii “Ice Dance”, specie dalle foglie lineari variegate, che ho ampiamente sperimentato e che si è rivelata una pianta molto affidabile;
  • Carex “Everillo”, immancabile per il punto di colore verde acido;
  • Cyrtomium falcatum, felce dalle foglie coriacee, verdi brillanti da giovani e più scure da adulte, ricordano vagamente quelle dell’agrifoglio;
  • Heuchera X hybrida “Electra”, è una erbacea perenne rustica dal fogliame lobato, color giallo elettrico con venture rosse, e bordi ondulati.










Il balcone a nord: quest’ultimo allestimento ha riguardato un invaso ricavato nella muratura del parapetto del balcone, esposto a nord/est. La luce diretta del sole raggiunge le piante solo nelle primissime ore del mattino in estate, per il resto dell’anno è in ombra luminosa. Ho scelto piante sempreverdi, spettacolari nel periodo invernale per le sorprendenti fioriture, comunque interessanti tutto l’anno per le foglie:

  • Helleborus orientalis “Tutu” foglie divise, verde chiaro e tenere da giovani, coriacee e verde bottiglia da adulte, in estate formano un cespo denso e voluminoso. In inverno bei fiori rosa, guttati color vinaccia rallegrano le giornate più grigie;
  • Daphne odora è un arbusto dalle belle foglie strettamente ovali, talvolta marginate di oro. Cresce in maniera compatta e ordinata. In inverno/primavera le infiorescenze profumatissime sono un vero portento;
  • Carex “Evergold”, un altro Carex dalle foglie variegate, questa volta giallo crema e verde chiaro, utilissimo per donare luminosità all’insieme;
  • Sarcococca confusa è un arbusto dai rami arcuati e dalle foglie ellittiche verde scuro e lucide. Soave profumo dei fiori in pieno inverno.
  • Trachelospermum asiaticum piccolo coprisuolo o rampicante dalle interessanti foglie verde oliva, screziate di bianco e rosa, che in inverno virano al rosso bordeaux.










Questi sono solo alcuni suggerimenti per creare un “effetto fresco” sul vostro balcone o terrazzo all’ombra. Se volete progettare e/o allestire il vostro terrazzo, il vostro cortile, il vostro angolo di giardino con le piante giuste e, al contempo, scoprire nuove affascinanti specie, sarò molto contento di aiutarvi. Scrivetemi e chiedetemi un preventivo. Vi aspetto!

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